martedì 2 dicembre 2014

BREITHORN +28 -23



Bi bip Bi bip Bi bip. Suona la sveglia. Apro gli occhi e l'unica cosa che riesco a pensare è: "Che diavolo!". La finestra è aperta su Corso Chieri, la tenda resta immobile, neanche un filo d'aria la muove. Sono riuscito a chiudere davvero gli occhi ed a rilassarmi solo nell'ultima ora, prima non avevo fatto che rigirarmi sul letto, sudato, in cerca di pace. Guardavo mio padre, e mi chiedevo come diavolo facesse a dormire con quel caldo, dimenticandomi per qualche istante che di viaggi e situazioni scomode lui ne aveva vissute tante! Era abituato alle scomode pietraie Hymalayane o ai bivacchi sperduti nei Lagorai, quel caldo non era nulla di che. Raccogliamo gli zaini, saliamo in macchina. Le case attorno dormono ancora, Torino è silenziosa. Guardo il termometro della plancia sul cruscotto, segna 28°, sono le quattro e trenta del mattino.




Salendo lungo la Val d'Aosta la temperatura si mitiga ed arrivati a Cervinia ci sono 17 gradi. Si sta decisamente meglio! Un ultimo controllo all'attrezzatura e si parte. La funivia ci porta velocemente da 1600 ai 3480 di Plateau Rosà. Il tempo di un cappuccino, e di indossare i ramponi e siamo finalmente sulla neve. Sono le nove e trenta, soffia un leggero filo di vento, siamo intorno allo zero.




Dopo aver attraversato le piste del comprensorio del Plateau ci lanciamo in territorio "vergine", dove solo gli alpinisti arrivano. E' una giornata meravigliosa e sulla parete già si vede qualche puntino che lentamente risale. Lo guardo, il Breithorn. E' il mio primo quattromila. Un piccolo cocuzzolo tondo, contornato da splendide vette che già mi fanno sognare e fanno volare a mille la mia voglia di alta montagna. Il Cervino sulla destra, il Monte Rosa sulla sinistra. guardo anche loro, prima o poi li saliremo tutti, i grandi quattro! Bianco, Rosa, Monviso e Cervino, ma dovrò certamente allenarmi!




All'una circa arriviamo in vetta. Tira un vento forte, sicuramente sopra i sessante chilometri l'ora. Guardo la corda che mi lega al mio vecchio, sta dritta, rigida, sospesa a mezz'aria. Sulla pelle sento finalmente un po' di fresco, quello che avevo a lungo sognato durante la notte precedente. Ci saranno quindici gradi sotto zero, ma la temperatura percepita è -23°. Riempio i polmoni d'aria, mi guardo attorno e capisco, che questa è una di quelle cose che voglio facciano parte della mia vita. 


Di Attila Dalla Palma


Bi Bip Bi Bip Bi Bip. The alarm sounds. I open my eyes and the only thing I can think is: "What the hell!". The window is open on Corso Chieri and the tent remains motionless, not a breath of air to move it. I was able to close my eyes and relax really only during the last hour, before I had done nothing more than turn over on the bed, sweating and looking for peace. I gave a look at my father, and I wondered how the hell did he sleep with that warm, forgetting for a moment how many travels and uncomfortable situations he had lived! He was used to the uncomfortable stony grounds of Hymalaya or to the lost bivouacs in Lagorai, that heat was just nothing. We collect our backpacks and we jump into the car. The houses around are still asleep, Turin is silent. I look at the thermometer of the car's dashboard, it marks 28 °, it's four thirty in the morning.

Going along the Val d'Aosta the temperature mitigates itself and when we reach Cervinia there are 17 degrees. It is definitely better! A final control to the equipment and we can go. The cable lift takes us quickly from 1600 to the 3480 meters of Plateau Rosa. Just the time for a cappuccino and for wearing the crampons and we are finally on the snow. It's nine-thirty, it blows a slight breath of wind, and temperature it's around the zero.

At about one o'clock we reach the summit. It blows a strong wind, surely over sixty chilometers per hour. I look at the rope that binds me to my old man, it's straight, rigid, suspended in midair. I can finally feel a bit of fresh on my skin, that fresh I had long dreamed of during the previous night. There will be fifteen degrees below zero, but the wind chill is -23 °. I fill my lungs with the thin air, I look around myself and I understand that this is one of those things that I want to be part of my life.

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