mercoledì 3 dicembre 2014

PATAGONIA INVERNALE




Vivo la Patagonia come una seconda casa; dopo un po’ che sono lontana da lei mi manca come l’aria in una stanza buia e chiusa, mi sento irrequieta e devo subito progettare il mio prossimo ritorno. 



El Campo de Hielo Sur è la mia frontiera, il luogo dove cercare me stessa nella paura di non trovarmi o di scoprirmi diversa da quello che penso. Quasi 400 km di infinito bianco, il terzo ghiacciaio continentale più grande al mondo, che con la pazienza di una formichina e con ai piedi le mie Dolomite da anni percorro un po’ alla volta, in tutte le stagioni, anche d’inverno, dopo due tentativi di traversata integrale riusciti a metà; perché in questa terra, dai tratti ancestrali, non sei tu a decidere cosa farai. 



Così ogni volta che la bufera mi inchioda giorni su giorni in una tenda battuta dal vento, quando percepisco perfettamente di aver paura, quando il pensiero degli affetti lontani diventa un macigno insopportabile, allora mi chiedo “perché”. 


Ma quando lo stesso vento si sbarazza delle nuvole e il mio sguardo si perde nello spazio terso, allora tutto mi torna chiaro; riprendo il mio passo sicuro per spingermi ancora oltre l’orizzonte dove si respira l’immenso, dove mi sento parte di una natura madre e matrigna, da amare e temere, alla quale continuerò a forzare la mano, ma sempre con rispetto.



Di Antonella Giacomini

Patagonia is like as a second home to me; after a while that I'm far away from her I miss her like the air in a dark and closed room, I feel restless and I have to plan my next return.

El Campo de Hielo Sur is my frontier, the place where to look for myself fearing of not to find me or to discover me in a  different way from what I thougt. Nearly 400 km of endless white, the third largest continental glacier in the world, with the patience of an ant, and with my Dolomite on my feet, I walk a bit 'at a time, in all seasons, even in winter; because in this ancestral land, the decision of what to do doesn't depend from you.

So whenever the storm nails me for days and days of wind inside a tent, when I perceive to be afraid, when the thought of my distant family becomes an unbearable stone, I wonder "why".

But when the same wind gets rid of the clouds, then everything comes back to me clear; I resume my surefooted to go even beyond the horizon where you can feel the immense, where I feel part of nature mother and stepmother, to love and fear, which I will continue to force the hand, but always with respect.

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