giovedì 1 maggio 2014

Nordic Walking per tutto e dappertutto!




Nordic Walking per tutto e dappertutto!
E' stato il leit motif del mio viaggio in Giordania.

Dopo 20 anni di avventure ed alpinismo nei posti più remoti della terra e più di 10 anni legati al nordic walking, mi rendo sempre più conto di come esso possa veramente divenire una filosofia ed uno stile di vita anche per chi, come me, dall’età di un anno in realtà non ha mai più smesso di camminare. Le persone che in tutti questi anni ho visto avvicinarsi al nordic walking sono persone che avevano perso il contatto con il cammino e con l’attività fisica. Attraverso un gesto semplice, anche se altamente tecnico, come il camminare con dei bastoncini, questi uomini e queste donne di tutte le età ritrovano il piacere di far rullare i loro piedi sulla terra, sull’erba, sulla pietra e, perchè no, anche sull’asfalto, quindi dappertutto, con un passo deciso grazie alla spinta delle loro braccia sui bastoncini. Ma oltre a questo popolo, al quale il nordic walking offre una nuova prospettiva di vita attraverso un benessere ritrovato, esiste anche una fetta di atleti o ex atleti che si avvicinano ad esso per curiosità o per motivi professionali, come nel mio caso, e che hanno fatto e fanno del nordic walking un sistema di allenamento per le loro discipline o avventure, quindi lo utilizzano per tutto.

Diventare nordic walker significa cambiare modo di camminare, sentire le braccia inutili se non si tengono in mano dei bastoncini sui quali spingere per percepire tutto il proprio corpo in tensione e il proprio passo attivo sulla strada del cambiamento. Ecco perché anche in Giordania non ho rinunciato alle mie scarpe ed ai miei bastoncini da nordic walking.



Nordic Walking: everything and everywhere!
It has been the leit motif of my travel to Jordan.
After 20 years of adventures and mountaineering in the most remote places of the earth, and with over 10 years related to Nordic walking, I am increasingly aware of how it can really become a philosophy and a way of life for those who, like me, never stopped walking since their born. In all these years I have seen that the people wich approach to Nordic Walking are the ones who had lost their contact with physical activity. Through a simple movement, even if highly technical, such as walking with sticks, these men and women of all ages rediscovered the pleasure to roll their feet on the ground, on the grass, on the rocks, and on the asphalt, so everywhere! But in addition to this people , to whom the Nordic walking offers a new lease of life through an welfare found, there is also a slice of athletes who come to it out of curiosity or for professional reasons, as in my case, and that have done and are doing Nordic walking as a system of training for their disciplines or adventures, and then they use it for everything.

To become a Nordic walker means changing how you walk, your arms feel useless unless you are holding the sticks on which you push the body to perceive everything in tension and its active step on the road to change. That is why even in Jordan I have taken with me my shoes and my Nordic walking poles.

Antonella Giacomini
(photo Manrico Dell'Agnola)

 



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